Tour of the Alps 2017, Thomas: “Non poteva esserci maniera migliore di concludere l’avvicinamento al Giro”
Geraint Thomas si gode appieno il successo al Tour of the Alps 2017. Malgrado l’esperienza degli ultimi anni in casa Sky non sia proprio delle migliori nell’abbinare Giro del Trentino e Giro d’Italia (i trionfi di Richie Porte e Mikel Landa dei due anni passati non sono stati poi corrisposti nella Corsa Rosa), il gallese si mostra raggiante in vista del grande appuntamento di maggio. L’ex pistard ha vissuto cinque giorni da protagonista assieme alla squadra, conquistando la tappa più importante, per poi controllare nelle altre occasioni, ben supportato da un Landa anche lui in grande forma. Se il britannico è stato qui il capitano, tra due settimane da Alghero si partirà invece con gli stessi gradi sulle spalle, per poi lasciare che sia la strada a dare il suo verdetto e definire meglio i ruoli.
“Non poteva esserci maniera migliore di concludere l’avvicinamento al Giro – spiega Thomas – È stata una bella corsa, nella quale siamo stati messi sotto pressione in diversi momenti, ma in cui ho potuto contare su una grande squadra, con Mikel Landa davvero eccezionale nelle ultime due giornate. Al Giro io e lui condivideremo il ruolo di leader, cercando di supportarci l’un l’altro, e nell’ultima settimana valuteremo chi di noi ha le migliori opportunità di fare risultato”.
Malgrado sia stato attaccato da più fronti, il nuovo prodotto delle trasformazioni Sky è sempre apparso in pieno controllo, fisicamente e mentalmente. Mai apparso in difficoltà, la maglia fucsia ha scelto l’avversario da marcare e non ha mai concesso a rivale lo spazio di manovra: “Le altre squadre hanno cercato di metterci in difficoltà in salita, con attacchi in successione, ma la mia scelta è stata quella di controllare Pinot, sicuramente il rivale più pericoloso: dopo la salita, Landa ci ha portati in sicurezza fino al traguardo”.
A questo punto, chiaramente salgono le sue quotazioni in vista della centesima edizione del Giro. Ma è lui stesso a cercare di mantenere un profilo basso, consapevole di aver ancora molto da dimostrare. Che sia a livello di prestazioni, in salita come a cronometro, che sulla tenuta nelle tre settimane, Thomas sa bene che le cose possono essere diverse a maggio. “Aver conquistato la corsa difendendo la maglia per due giorni ci dà morale e indicazioni importanti per il Giro, ma una corsa di tre settimane è qualcosa di completamente diverso – aggiunge – Al Giro potrei cercare di avvantaggiarmi nelle cronometro, sperando di non aver perso troppo in questo esercizio migliorando in salita, ma è difficile dire come gireranno le gambe, ad esempio, nell’ultima giornata del Giro”.
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